giovedì 11 giugno 2015

Il magistrato Silvana Arbia, in merito al comizio di mercoledì sera a Matera

In merito al comizio di mercoledì sera a Matera  per il turno di ballottaggio delle elezioni comunali, tenuto dal sindaco Salvatore Adduce, e relativamente alla parte in cui è stata chiamata in causa, precisa quanto segue:
“Il sindaco Salvatore Adduce mi ha contattata telefonicamente, proponendomi una collaborazione in ordine ad un possibile ruolo di garante della trasparenza amministrativa. Ho risposto che, oggi, è meglio non immaginare ruoli di quel tipo in assenza di contenuti e piattaforme precise e ben individuate.
Ho chiarito che per aggiungere qualcosa di nuovo alla politica e all’amministrazione pubblica, serva indipendenza e non solo parvenza di legalità.  Ho anche riferito che sarebbe stato controproducente, in questo momento di campagna elettorale, parlare di queste cose, annunciando qualcosa che per ora non è realizzabile.
Il candidato sindaco Adduce, già all’inizio della conversazione telefonica, mi ha proposto una sorta di assessorato alla legalità, ma ho detto che non era il caso di discuterne, essendo l’assessore un componente di un’entità politica.
Abbiamo, comunque, conversato con ampia apertura di vedute, come del resto è mia abitudine, sempre e in tutte le occasioni in cui sono chiamata a dialogare. Ho sottolineato che sul possibile ruolo di garante della legalità era decisamente il caso di pensarci con calma, essendo questioni delicate che vanno costruite con attenzione, nei tempi dovuti e necessari. Ho anche evidenziato che, come magistrato, avrei dovuto considerare la proposta quando si sarebbe formulata in termini concreti per poi ottenere, se nel caso, le necessarie autorizzazioni.
Certo, come ho sempre fatto nei miei interventi pubblici, nell’interesse della Basilicata, mia terra d’origine, ho manifestato una disponibilità generale verso questa regione, ma al di fuori di schieramenti politici.
Al dialogo telefonico, è seguita una mia e-mail al sindaco in cui ho ringraziato per la fiducia accordatami e fatto presente di non poter assumere alcun impegno. Ho solo chiarito che se il sindaco Adduce avesse riferito  il fatto di avermi consultata, ciò avrebbe riflesso la realtà.
Non ho riferito che andrò a Matera. Non ho parlato di un Collegio di garanti. Preciso di non aver parlato di alcun gruppo di lavoro da formare.

C’è una mia nota al sindaco che riassume quello che io ho compreso delle motivazioni che lo hanno spinto a sottopormi la proposta anzidetta ( indipendenza, competenza, necessità di ricorrere a meccanismi di garanzia esterni indipendenti dall’amministrazione e dalle logiche partitiche e politiche).
Ho osservato che incarichi del tipo di quelli che mi sono stati proposti devono essere gratuiti al fine di rafforzarne l’indipendenza”.

Silvana Arbia

lunedì 17 novembre 2014

Nasce a San Marino la Fondazione Silvana Arbia


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Lunedì 10 Novembre 2014
SAN MARINO L'apertura dell'anno sociale del Soroptimist club di San Marino (presidente Giusi Ridolfi) si carica di potenti valori sociali e umanitari. Sabato sera, infatti, durante la consueta cerimonia, è stata presentata ufficialmente la "Fondazione Silvana Arbia", che agirà da subito in Rwanda per salvare le bambine soldato.
La fondazione è stata voluta dal magistrato Silvana Arbia, che ha lavorato per quasi nove anni, fino al 2008, come procuratore e chief of prosecutions presso il Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda (I.C.T.R.) con sede a l'Aia. Silvana ha rappresentato l'accusa contro i responsabili del genocidio di un milione di persone di etnia Tutsi, massacrate nel giro di tre mesi, dall'aprile al luglio 1994 in quella martoriata terra d'Africa. A lei è andato il Premio per la pace 2013 del Soroptimist International Europa, destinato a personaggi che si sono distinti nel sociale, dietro la candidatura da parte del Soroptimist Club di San Marino, da sempre attivo in Rwanda per aiutare le donne e gli orfani.
Oggi, quel premio, tradotto in ventimila euro, è diventato il primo mattone di una fondazione che investe sul futuro dei bambini. La guerra infatti non è finita. Nella regione dei Grandi Laghi, guerriglieri e terroristi continuano a combattere servendosi anche di tantissimi minori. Spesso non solo per sparare, ma anche come oggetto di sfruttamento sessuale. Un fenomeno vastissimo e perverso, che nessuno riesce a fermare. Questi bambini sono soli, le istituzioni locali non intervengono.
"Non ha senso parlare di pace se non si limitano certe pratiche" ha detto Silvana Arbia nel corso della serata, durante la quale il Soroptimist di San Marino le ha conferito il titolo di "socia onoraria".
Tutte le pratiche per la costituzione della fondazione sono state messe in atto dalle soroptimiste Antonella Bonelli e Francesca Mularoni. Alla presidenza è stata nominata Mara Verbena.
La fondazione, secondo gli intendimenti del magistrato, dovrà porsi innanzi tutto come sostegno alle famiglie, alle mamme in particolar modo, perché resistano di fronte alla violenza del rapimento dei figli. Lavorerà per una presa di coscienza collettiva affinché bambine e bambini diventino macchine da guerra. Oggi, la fondazione è ancora piccola, ma l'obiettivo è farla conoscere, sensibilizzare altre persone e altri club Soroptimist, perché ciascuno possa dare un contributo "se vogliamo che quei bambini diventino attori di pace".

http://www.sanmarinofixing.com/smfixing/san-marino/15719-san-marino-nasce-la-fondazione-silvana-arbia.html

sabato 21 giugno 2014

Al di là delle elezioni, io resto una cercatrice di verità.

E' ancora tempo di analisi delle elezioni europee, ed é giusto che sia così, anche in considerazione di nuovi e possibili progetti politici o solo di un rafforzamento di iniziative già avviate con il voto per il Parlamento europeo.  Mi scrivono tanti amici e amiche e molti non hanno avuto la possibilità, nelle settimane scorse, di leggere la mia lettera di commento e di ringraziamento su quanto é stato fatto alle elezioni.


Leggo sulla stampa, in questi giorni, i commenti di partiti o di singoli cittadini e voglio ribadire, anche per allontanare sindromi da “frustrazione” post-elettorale che proprio non mi appartengono, di essere molto tranquilla e soprattutto consapevole di aver garantito alla coalizione per “L’Altra Europa con Tsipras” un contributo determinante ai fini dell’affermazione complessiva della Lista.
In Basilicata ho ottenuto 5.397 voti, di cui 3.743 in provincia di Potenza e 1.654 in provincia di Matera. Sono stata in Basilicata la candidata più votata della lista L’Altra Europa. E questo grazie a chi mi ha sostenuto.
Ho riportato, nelle sei regioni del collegio Sud, circa 11 mila voti, distribuiti tra Puglia, Campania, Calabria, Abruzzo e Molise. 
Questo é un risultato eccellente, in considerazione, soprattutto,  della percentuale che la lista L’Altra Europa ha registrato in Basilicata: 5,7 %, rispetto al 4,03 % nazionale della lista stessa.
I miei voti in Basilicata, da soli, sono il 2,5 per cento di quel 5,7 per cento che ha riportato tutta la lista nella nostra regione, che vuol dire oltre il 40 per cento dei voti della lista Tsipras.
Sono orgogliosa di essere stata decisiva, in particolare con i consensi riportati in terra lucana, per innalzare la percentuale nazionale della lista Tsipras, al punto da farle superare la soglia di accesso al Parlamento europeo, che è del 4 per cento. Ribadisco che, per me e per i miei elettori,  questo è un bel biglietto di presentazione del progetto per il Sud e del movimento spontaneo che abbiamo voluto lanciare.
Al di là delle elezioni, io resto una cercatrice di verità. Il mio desiderio di giustizia é ineludibile rispetto agli scenari e ai problemi che si verranno a creare. Sottolineo che in politica servono donne e uomini nuovi, diversi, soprattutto liberi da vincoli e condizionamenti. Come donna meridionale metterò sempre a disposizione del Sud la mia storia e la mia esperienza.
Nelle mie visite durante la campagna elettorale, ho incontrato tante persone. A loro ho spiegato che l’Italia ha un male grave di cui si deve liberare: la corruzione. Una piaga che impedisce di valorizzare le risorse e il merito. La lotta alla corruzione deve essere una priorità. Lavoriamo insieme per denunciare i conflitti di interesse, le oligarchie e le opacità delle decisioni prese sulla nostra testa.
Un maggiore coinvolgimento e una più forte sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale conduce ad un miglioramento della protezione delle risorse. La natura scempiata è una delle conseguenze del non rispetto delle regole, dell’impunità che persiste, che al Sud si ingigantisce. Ammalarsi a causa dei veleni di un finto sviluppo mette in discussione il nostro diritto alla salute. Lo sanno bene i lucani, i pugliesi, i campani e i calabresi che cominciano a capire quanto pesino sulla loro pelle le scelte irresponsabili di una classe politica che bada solo alla conquista di posizioni di potere.
Bisogna indagare a fondo per disastro ambientale colposo e risarcire i danni a chi li ha subiti e li sta subendo. Le responsabilità di chi ha agito e agisce nelle terre del Sud non possono restare impunite.
Quanta attenzione bisogna ancora dedicare ai problemi del comparto agricolo meridionale, dal sostegno inadeguato che riceve sino alle procedure esecutive che gravano su tanti operatori. E poi gli effetti nefasti sulle produzioni meridionali conseguenti agli accordi europei con i Paesi terzi.
La politica non deve servire solo a qualcuno, non dobbiamo mai dimenticarlo. Solo in queste condizioni potrà esserci un futuro per noi e per le generazioni future.
C'è tanta gente che, esprimendo apprezzamenti per il mio risultato, ribadisce la disponibilità a sviluppare, anche per il futuro, un'azione tesa a costruire piattaforme sociali e politiche. Condivido questo anelito perché, come dico spesso, "non si può stare a guardare".

Silvana Arbia

lunedì 26 maggio 2014

“Una grande affermazione" Silvana Arbia ringrazia gli elettori del Sud”

Abbraccio e ringrazio i cittadini del collegio Sud che hanno creduto e credono nel nostro progetto per le elezioni europee. I lucani mi hanno attribuito, complessivamente, 5.397 voti (3.743 in provincia di Potenza e 1.654 in provincia di Matera). In Basilicata sono la candidata più votata della lista “L’Altra Europa con Tsipras”.

E' andata bene nelle altre regioni del collegio Sud (Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria): comprendendo i suffragi lucani, ho riportato complessivamente circa 11 mila voti.
E' un risultato eccellente, in considerazione, soprattutto, della percentuale che “L’Altra Europa” ha registrato in Basilicata: 5,7 %, rispetto al 4,03 % nazionale della lista stessa. I miei voti in Basilicata, da soli, sono il 2,5 % del 5,7 % che ha ottenuto la coalizione nella regione, che vuol dire oltre il 40% dei voti. Dunque, un contributo determinante.
Sono orgogliosa - e dovete esserlo anche voi che avete consentito questo risultato - di essere stata decisiva per incrementare la percentuale nazionale della lista Tsipras , al punto da farle superare la soglia minima di accesso al Parlamento europeo, che è del 4 per cento.
Un successo che premia l’impegno di noi tutti in questa campagna elettorale condotta, da parte mia, confrontandomi a viso aperto con i cittadini, nella massima correttezza e trasparenza. E questo senza i potenti mezzi dei partiti, anche di quelli che hanno aderito alla lista Tsipras, che non sono stati messi al servizio di tutti i candidati, in una logica di cooperazione.
La mia soddisfazione, oggi, è enorme. Questo è un bel biglietto di presentazione per il Mezzogiorno, un tesoretto che dovremo mettere a frutto, valorizzandolo e facendolo crescere nei prossimi appuntamenti elettorali.
Ringrazio chi ha voluto votarmi e auspico, per il futuro, un comportamento di maggiore cooperazione e una capacità di muoversi in sinergia di tutto il movimento costituente la lista Tsipras. Avremmo assistito a ben altro risultato con una organizzazione capace di muovere e tenere insieme le esperienze, i saperi, le passioni delle componenti rappresentate. C’è stata una carenza di comunicazione con i referenti nazionali, gap che va colmato.
Visti i risultati e le percentuali, sono orgogliosa di aver fornito un contributo fondamentale per l’affermazione della lista, a livello locale e nazionale, nell’ottica del superamento del 4 per cento.
Ora attendo il momento di confronto per l’analisi del voto, per poter proseguire nelle nostre battaglie contro il malaffare, i ricatti, le manipolazioni, il malcostume e le povertà. Va sostenuta l’occupazione vera e non assistita, attraverso un progetto di sviluppo che parta dal Sud e che coniughi la tutela del territorio e dell’ambiente con la gestione dei beni culturali, in modo che possano diventare il volano dell’economia. Vanno tutelate le persone affinché il Sud diventi regione d’Europa, coltivando la speranza delle madri e dei padri di non vedere più i figli allontanarsi dalla terra d'origine alla ricerca di lavoro.
Arrivederci a presto, perché intendiamo allargare a macchia d’olio il movimento nato in Basilicata, ma per il Sud.

Silvana Arbia

giovedì 22 maggio 2014

Lettera di Silvana Arbia ai cittadini del Sud

Un’Europa diversa, insieme a Tsipras


Sono una cercatrice di verità. L’ho sempre inseguita, come magistrato, nei luoghi del mondo dove l’avidità umana raggiungeva e superava limiti di crudeltà inimmaginabili.

Il mio desiderio di giustizia resta ineludibile anche in politica e rispetto a nuovi scenari e grandi problemi, quelli italiani, del Mezzogiorno, dell’Europa.
C'è un sistema che non contempla il rispetto delle leggi, la meritocrazia, le competenze. Che non dà priorità alla dignità delle persone, che non investe sui beni culturali e sul turismo.
Registro rassegnazione o impotenza rispetto a chi si permette di stravolgere l'armonia dell’ambiente solo per soddisfare gli appetiti di “pochi”, speculando sulle risorse naturali, lasciando cenere e veleni sui nostri territori.

Vedo crimini e criminali e ricordo quelli che ho combattuto e vinto. E come in quei casi, dico che deve pagare chi si è macchiato di responsabilità, deve risarcire le comunità, politicamente ed economicamente. Non mi spaventano i poteri forti, i padroni che rendono schiavo il popolo. Non si tratta di sentirsi sceriffo vendicatore, ma non posso stare a guardare. Ancora una volta non posso farlo. Come donna meridionale metto a disposizione la mia storia e la mia esperienza. E’ per questo che sono qui a spiegarvi le ragioni di questo nuovo ed appassionato impegno, perché c’è un’emergenza in Europa che deve essere affrontata, subito, o sarà troppo tardi per tutti.
L’Europa, l’Italia e soprattutto il nostro Sud, non possono continuare ad essere rappresentati da gente che, nella vita, non ha fatto altro che i propri affari. Va recuperato il “senso civico”, che può contrastare la concezione dell’interesse “familiare”. Questa è la posta in gioco. 

Servono donne e uomini nuovi, diversi, soprattutto liberi da vincoli e condizionamenti. E’  questo che chiede il Sud dei padri, delle madri e dei figli ridotti in catene. Perché chi non é autonomo economicamente non é libero. 
Recatevi alle urne, il 25 maggio prossimo, per eleggere il nuovo Parlamento europeo, perché andare a votare serve. Non fate più caso a quel vecchio adagio secondo cui ”tanto non cambia  nulla, non serve a niente”. Scegliere è sempre un atto di responsabilità e libertà, votare anche.

Il Sud è la terra dove sono nata, che ha ispirato i miei progetti. È la terra dove sono tornata e a cui sono legata dalla più profonda devozione. 
Nelle mie visite alle regioni del collegio Sud, ho incontrato persone straordinarie e ancora disposte a sperare e a rimettersi in gioco. A loro ho spiegato che l’Europa è il nostro futuro, ma ai cittadini degli Stati membri occorre dare la possibilità di riappropriarsi delle istituzioni sovranazionali che li governano.
Alexis Tsipras, nostro candidato alla presidenza della Commissione europea, è stato il primo ad aver avuto il coraggio di parlare di un’altra Europa, di affermare che la UE siamo noi, e non solo le banche e l’Euro. Ha ricordato a tutti che servono politiche sociali, che la corruzione va combattuta, come la povertà.
C’è tanto da fare a Bruxelles, a cominciare dall'individuazione di un salario minimo uguale per tutti gli Stati dell'Unione, per scoraggiare le delocalizzazioni delle imprese che migrano dove il costo del lavoro é minore, per la revisione delle procedure relative ai fondi europei, che per essere davvero utili vanno erogati in modo semplice, diretto, tempestivo. E che dire dei problemi del comparto agricolo meridionale, delle procedure esecutive che gravano su tanti operatori, degli effetti nefasti sulle produzioni conseguenti agli accordi europei con i Paesi terzi, dei drammi umani ed economici a causa delle calamità naturali.
Un voto è importante per un’Europa diversa, perché quella di oggi é fallita totalmente. 

E’ il tempo di ricominciare da capo, di costruire la nostra Europa, per il bene di chi ci vive oggi e per le generazioni future, nel solco della legalità, della giustizia e del benessere.

Buon voto a tutti.


Silvana Arbia