lunedì 10 marzo 2014

Per la festa del donna incontro con il magistrato Silvana Arbia a Forlì

Simbolicamente nella giornata dedicata internazionalmente alla Festa della Donna, il Soroptimist International Club di Forlì ospita Silvana Arbia, magistrato della Suprema Corte di Cassazione e donna fortemente impegnata nella difesa dei Diritti Umani

Redazione 7 Marzo 2014
Si terrà sabato, alle 10, nel Salone della Prefettura di Forlì-Cesena (piazza Ordelaffi, 2), l’incontro con il magistrato Silvana Arbia. L’incontro è promosso dal Soroptimist International Club di Forlì in collaborazione e con il patrocinio della Prefettura di Forlì-Cesena e con il patrocinio del Comune di Forlì. Simbolicamente nella giornata dedicata internazionalmente alla Festa della Donna, il Soroptimist International Club di Forlì ospita Silvana Arbia, magistrato della Suprema Corte di Cassazione e donna fortemente impegnata nella difesa dei Diritti Umani.
Silvana Arbia, laureata in Giurisprudenza, specializzata in Diritto europeo e in Diritto internazionale, ha per anni esercitato la professione di magistrato presso i tribunali di Venezia e di Roma, quindi è stata nominata giudice presso la Corte d’Appello di Milano; nel giugno 1999 è stata promossa magistrato alla Suprema Corte di Cassazione. Nel 1998 ha fatto parte della Delegazione italiana ai lavori della Conferenza intergovernativa di Roma che ha portato alla costituzione della Corte Penale Internazionale in seno alle Nazioni Unite. Nell’ottobre 1999 è stata chiamata a ricoprire l'incarico di Senior Trial Attorney, e successivamente Acting Chief of Prosecutions presso l'ufficio del procuratore del Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda (ICTR); quindi, nel 2007 ha rivestito il ruolo di Chief of Prosecutions. Nel febbraio 2008 è stata eletta, con mandato quinquennale, Registar (cancelliere) presso il Registry, il principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale de L’Aia.
In virtù del suo straordinario impegno nella difesa dei diritti umani, Arbia ha ottenuto importanti riconoscimenti: uno fra tutti, il Premio Internazionale per la Pace del Soroptimist International of Europe, conferitole nel luglio 2013 in occasione del Meeting delle Gouverneur del SI/E tenutosi a Berlino. Un premio che vuole rappresentare la riconoscenza da parte di tutte le Soroptimiste per il tenacissimo e importantissimo ruolo da lei sostenuto nella condanna del genocidio attuato in Ruanda nell’aprile 1994, di cui quest’anno ricorre il ventennale, e nella denuncia dei terribili crimini di cui sono state vittime – come sempre purtroppo accade – donne e bambini. A seguito dell’immane tragedia che ha colpito la popolazione ruandese (una tragedia consumatasi silenziosamente e troppo velocemente dimenticata dalle comunità internazionali), il Soroptimist International ha avviato, grazie al sostegno della Federazione Europea, in particolare, del SI Single Club della Repubblica di San Marino e di tanti Club dell’Unione Italiana, un importante progetto di cooperazione internazionale: nel 2007 è stato istituito a Kigali un centro di formazione professionale ‘al femminile’; quindi sono state avviate ben due cooperative di artigiane (a Kigali e a Gisenyi) allo scopo di restituire dignità alle donne ruandesi vittime del genocidio, consentendo loro di raggiungere un’autonomia anche economica e, al contempo, di salvaguardare un’antica tecnica di lavorazione delle fibre vegetali mediante la creazione di gioielli di straordinaria bellezza (oggi in parte esposti in mostra a Palazzo Pitti a Firenze).