mercoledì 7 maggio 2014

Il 14 Maggio Silvana Arbia interviene alla Giornata di Studio sul RWANDA presso l'Università di Napoli


Silvana Arbia e la Festa dell’Europa del 9 maggio

“Dobbiamo renderci conto che l’Europa non è solo quella inaccettabile delle banche e del monopolio dei gruppi di potere, contro cui bisogna battersi, ma anche altro”.
La Festa dell'Europa del 9 maggio vuole rafforzare la conoscenza dei numerosi diritti, spesso trascurati o del tutto ignorati, che derivano dalla cittadinanza europea.
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman, ministro del governo francese, presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, ricordata come "dichiarazione Schuman", è a tutti gli effetti l'atto di nascita dell'Unione europea. Attorno a questa data simbolica ogni anno si celebra la Festa dell'Europa.
E’ una buona occasione per tutti di recuperare la consapevolezza di essere cittadini europei, per informarsi sull'unica istituzione dellaUE eletta direttamente, per rendersi conto di come gli organismi comunitari salvaguardano gli interessi finanziari dei cittadini, per capire, ad esempio, l’utilità della Corte di giustizia dell'Unione europea, cui spetta il compito di rivedere la legislazione emanata dalla istituzioni europee, garantire il rispetto dei trattati da parte degli Stati membri e interpretare il diritto dell'UE su richiesta dei tribunali nazionali, o scoprire le funzioni del Comitato delle regioni, che opera per fare in modo che la legislazione della UE tenga conto della prospettiva locale e regionale.
La Festa dell’Europa serve a ricordare ai cittadini europei la presenza di una figura importante nel contesto di una società sempre più tecnologica, ma anche tanto esposta alle intrusioni, che è il Garante europeo della protezione dei dati, che protegge le nostre informazioni personali .Insomma, informarsi per capire a chi possiamo rivolgerci in caso di problemi, personali o di una comunità intera. Penso così al Mediatore europeo, che indaga sulle denunce contro istituzioni, organi, uffici e agenzie UE e tratta le denunce da parte di cittadini, imprese le organizzazioni dell'Unione, contribuendo a scoprire casi di cattiva amministrazione, ovvero casi in cui istituzioni, organi, uffici e agenzieabbiano infranto la legge, non abbiano rispettato i principi della corretta amministrazione o abbiano violato i diritti umani.
 La ricorrenza del 9 maggio propone nelle nostre città una serie di iniziative ed incontri dedicati all'Unione europea e ai suoi valori per favorire una cittadinanza europea più consapevole: bisogna approfittarne, è importante partecipare per conoscere. Dunque, identità e partecipazione, perché dobbiamo renderci conto che l’Europa non è solo quella inaccettabile delle banche e del monopolio dei gruppi di potere, ma anche altro.
Le regioni del Sud dell’Italia, i cittadini di quei territori, hanno estremo bisogno di essere al corrente di tutte le possibilità che la UE mette a disposizione per difendere i diritti singoli e associati. E ancora di più è importante la consapevolezza dei nostri diritti nelle areemeridionali maltrattate dalla criminalità, violentate dagli affari che ruotano attorno alla gestione dei rifiuti, offese dal cattivo governo della cosa pubblica e da una concezione politica ancora tanto sfacciatamente familistica.
Nel Sud dove si deve ancora chiedere al politico di turno per ottenere il lavoro e dove si muore perché l’ambiente viene “legalmente” avvelenato, il 9 maggio non può essere una data qualsiasi delcalendario, ma uno dei giorni che deve rivelarsi utile per opporci a chi ci tiene lontano dall’Europa delle opportunità e dello sviluppo vero e giusto.