giovedì 22 maggio 2014

NON PUO’ ESSERCI INNOVAZIONE SENZA UNA POLITICA SCEVRA DALLE LOGICHE SPARTITORIE


Il programma quadro della UE per la ricerca e l'innovazione "Horizon 2020" sarà attivo per il periodo 2014-2020.

Ha una dotazione di circa 70 miliardi di euro, riunisce tutti i finanziamenti dell'Unione Europea esistenti per la ricerca e l'innovazione, fra cui il programma quadro di ricerca, le attività in materia di innovazione del programma quadro per la competitività e l'innovazione (Cip) e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet).

Horizon 2020 indirizza le risorse verso tre priorità distinte, che corrispondono alle priorità della strategia Europa 2020, e che attribuiscono alla ricerca e all'innovazione un ruolo fondamentale per conseguire gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva:eccellenza scientificaleadership industriale,sfide per la società.

Questo è il solco che ci crea l’Europa, ma noi sapremo cogliere queste opportunità? C’è assoluta necessità di soggetti innovatori, a cominciare dallo Stato, che da tempo non investe in infrastrutture, in particolare al Sud.

L'innovazione è legata direttamente ai costi di produzione, perché grazie ad essa consente di tenerli bassi. Ma lo Stato deve fare la sua parte, attraverso incentivi, detassazioni, efficienza delle infrastrutture, efficienza della macchina statale.L'innovazione primaria è quella della Pubblica Amministrazione e soprattutto della “politica” che, oggi, resta gravemente condizionata dalle logiche spartitorie dei partiti.

Fare un passo avanti, dunque, significa modificare un sistema “culturale” ora inadeguatoa promuovere e ad assistere l’innovazione. Se non capiamo questo, per noi l’innovazione, quella vera e produttiva, resterà un miraggio.

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